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"È nella silente e profumata quiete del giardino di casa, vero spazio edenico fuori dal tempo, che il cuore di Anna ricorda i momenti felici. Non c'è fiore, non c'è albero, non c'è animale, in quel luogo incantato, che non restituisca i frammenti di vita che compongono il palinsesto della sua memoria". Prende vita così la raccolta poetica "Nel silenzio del mio giardino", in cui la parola privata di Anna Lupo, "quel piccolo giacimento di emozioni, prima nascosto, ora è fruibile da tutti". Con la sua poesia, "costruita essenzialmente sui temi del rapporto tra realtà e sogno, tra presente e memoria, tra Eros e Thànatos, tra contingenza e assoluto, Anna ci coinvolge nella verbalizzazione del proprio vissuto, permeato dal sentimento infinito dell'amore, da lei reso in toni ora tenui, ora appassionati, ora nostalgici, ora estatici, a seconda che si tratti di amore filiale, di amore coniugale, di amore materno o di amore per il creato".